5 x 40 CINQUE SPAZI URBANI PER PADOVA. PORTA SAVONAROLA
Open Competition - Second Prize
Porta Savonarola dentro la città
Oltre la porta, la città continua: riaprire la porta al passaggio dei pedoni assume un significato solo se al di là ritroviamo uno spazio ancora vivo, frequentato a tutte le ore del giorno, capace di attirare la nostra attenzione o semplicemente di farci sentire ancora dentro la città. Si stabilisce così una differente tensione tra i due lati della porta che si fonda sulla appropriazione urbana di tutto lo spazio attorno ad essa, da ambo i lati delle mura.
Luogo di grande visibilità, all’incrocio di due strade trafficate, lo spazio a ovest della porta acquista una propria densità di usi e significati: oltrepassata la porta uscendo dalla soglia principale o dal passaggio laterale è possibile camminare in qualsiasi direzione sopra un piano vetrato opalescente che di sera diventa un diaframma luminoso, segnalando al di sotto la presenza di un locale.
E’ un volume ricavato nel dislivello esistente tra la strada e il fossato, che può ospitare una serie di attività (un bar con musica e video, una biblioteca, una galleria) capaci di innescare una frequentazione quotidiana e di trasformare la natura dello spazio attorno alla porta, da semplice luogo di transito a punto di arrivo, meta possibile di un itinerario quotidiano, capace di destare curiosità e sorpresa per chi arriva a piedi dal centro, per chi passeggia lungo il parco delle mura o per chi in auto transita giornalmente davanti alla porta. Il volume si apre verso la fascia verde lungo le mura e nei mesi più caldi le attività interne possono espandersi all’esterno.
Una fascia di vegetazione tappezzante e piantumata con platani funziona da elemento distanziatore tra la strada e la superficie pedonale della piazza.
Sul lato est della porta, una unica superficie pavimentata riorganizza attraverso incisioni, piani inclinati e modellazioni i deboli dislivelli esistenti e i rapporti altimetrici tra alcuni manufatti: la strada, la porta, la rampa esistente, il monumento, il marciapiede che prosegue la linea dei portici di via Savonarola, le quote di impianto degli alberi esistenti.
La superficie è disegnata dalle pendenze del terreno (max 2% – min 1%), dalle canaline per lo scolo delle acque, dalle differenti tessiture della pavimentazione e dalle incisioni luminose che segnano alcuni punti specifici come una seduta in corrispondenza di un salto di quota, l’attraversamento della via Raggio di Sole davanti alla porta, l’accesso alla rampa esistente.
Date
- 1998
Location
- Padova (IT)
Client
- Comune di Padova
Project team
- Privileggio_Secchi architettura
- Nicolò Privileggio, Marialessandra Secchi
Collaborators
- Chiara Nifosì